La collina dell’area archeologica della ‘Civitucola’ a Capena è di difficile accesso, circondata da due fossi.
Negli scavi sono stati riportati in luce tratti delle mura con una delle due porte d'accesso alla città, resti di edifici e opere idrauliche.
E’ stato individuato un tratto di strada romana che collegava la Via Flaminia con il santuario di Lucus Feroniae. Nella zona centrale della città si riconoscono i resti del Monastero Benedettino medioevale nato sopra i resti romani.
Nell'area della città affiorano ancora numerosi frammenti di ceramica e marmo di età romana, le statue e le numerose iscrizioni su basi onorarie che sono attualmente conservate in parte nell'edificio del Comune e in parte nei Giardini Pubblici.
Si tratta di monumenti eretti dai Capenati in onore degli imperatori romani e dei personaggi illustri dell'epoca, soprattutto degli imperatori.
In una di queste basi è interessante notare la cosiddetta "damnatio memoriae" nei confronti dei Geta, fratello minore di Caracalla. Il nome di Geta fu abraso dopo che fu ucciso per ordine del fratello.
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