È un castello a Bellegra che compare nei testi ma di cui non si sono trovate ancora le rovine.
Il castello viene citato nel diploma del 1115 di papa Pasquale II in cui si dice che apparteneva al monastero di San Benedetto e che si trovava vicino Pisoniano Civitella.
L'abate Pietro IV (1123-1145) lo nomina nel Chronicorum Sublacense (le cronache di Subiaco) dicendo che era in una posizione di dominio punto strategico per il territorio di Gerano.
Pietro IV per contrastare la minaccia della vicina Gerano, acquisto il castello di Montecasale (castrum Monticasali) da Gregorio Anticoli e, grazie a questo, espugnò il paese abbattendo le sue torri.
Nell'anno 1159, Filippo di Marano intraprende una campagna di conquista e arrivò a distruggere il castello. Nel 1189 padre Casimiro in una pergamena dell'archivio di Santa Scolastica mise sullo stesso piano i castelli di Pisoniano, MonteCasale, Civitella e Olevanum.
Tutto questo è confermato nel famoso atto di pacificazione stipulato fra il ‘Duecenvirato dei signori di Civitella’ nel 1230 e l'abate Lando che li obbligava a non aggiungere altre costruzioni al Castri Monticasalis e a versare la decima dei prodotti annualmente.
Il castello comunque on esisteva più nel XVII secolo infatti padre Casimiro dice "or questo convento di Montecasale è per l'appunto quello che oggi si chiama di Civitella da esso già lontano più di un miglio fu totalmente distrutto in maniera che oggi ne resta solo il nome ed alcuna vestigia delle sue fabbriche che lo componevano”.
Nel 2016 sono stati ritrovati in mezzo al bosco ruderi di muri, mattoni, coppi e un arco in pietra arenaria. Il luogo è a circa un miglio da Bellegra, distanza d'occhio, e si affaccia su Pisoniano.
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