Dopo il muro di cinta del cimitero di Faleria si trovano i resti di quello che fu uno dei più importanti castelli dell'Italia centrale che risale all’XI secolo e nel quale morì l’imperatore di Germania Ottone III il 3 gennaio del 1002.
Forse la morte fu causata dal veleno che gli aveva somministrato una sua concubina Stefania, moglie di Crescenzio Patrizio Romano, che l’imperatore aveva fatto decapitare sugli spalti di Castel Sant’Angelo, perché ribelle alla sua priorità.
Castello Paterno appartenne a San Silvestro, poi dal 1244 al monastero di San Lorenzo al Verano e dai secoli XVI e XV fu della famiglia Anguillara.
Il castello risulta abbandonato nel secolo XVI e in un documento del 1549, il terreno viene chiamato Castri diruti Paterno.
Antiche leggende narrano di un tesoro dell'Imperatore che comprendeva una chioccia con sette pulcini d'oro.
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