Il ninfeo "Dorico" di Castel Gandolfo è composto un ambiente rettangolare scavato nella roccia coperto da una volta a botte risalente alla metà del I secolo AC. Forse faceva parte della Villa di Domiziano anche se oggi appare isolato.
Le sue pareti sono intagliate con una doppia serie di nicchie sovrastate da un fregio dorico, sorretto da mensole e sormontato da una ricca cornice.
Sotto al timpano vi era il vero e proprio motore del gioco d'acqua ottenuto tramite cascate e cascatelle, canali e canalette.
Il sistema era alimentato da uno degli acquedotti che attraversavano Albano Laziale e da una serie di cisterne e condotti idrici posti dietro alla parete centrale di fondo.
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