A Marino si può vivere una esperienza particolare, quella della visita al borgo sotterraneo rappresentato da una fitta rete di gallerie scavate nel peperino.
Alcuni di questi sotterranei sono visitabili come quelli sotto Palazzo Colonna e Palazzo Matteotti.
Le grotte sotterranee sono state aperte nel 1999 e il percorso espositivo si articola in una visita sulla geologia di Marino e dei Castelli Romani e in percorsi eno-gastronomici che guidano alla scoperta dei sapori del territorio come il vino Marino DOC e l’Olio Extra Vergine dei Castelli.
Da notare che durante la seconda guerra mondiale queste gallerie sono state un luogo di rifugio durante i bombardamenti e sono stati abitati a lungo da intere famiglie di sfollati.
Marino e Roma sono accumunate dal fatto di essere state realizzate grazie al peperino, una roccia vulcanica che è stata scavata nel territorio.
Si può dire che Roma sia stata costruita anche grazie a questa roccia e a Marino si riconoscono ancora le antiche cave romane.
Il passaggio attraversato dalla Via dei Laghi nel tratto di Marino originariamente doveva avere una quota differente più alta. La strada attuale, infatti, si svolge lungo quelle che un tempo erano le grandi cave di peperino di Roma.
Lungo alcune pareti laterali si riconoscono delle aperture che sono i resti di passaggi laterali delle cave di un tempo.
Con la caduta dell’impero e il trasferimento della popolazione dalla zona bassa alla altura fortificata su cui ancora si trova il borgo medioevale di Marino, le cave lungo la via furono abbandonate e gli abitanti costruirono il borgo scavando direttamente sotto le abitazioni.
Per questo ogni casa ha una cantina e una fitta rete di gallerie caratterizza tutto il centro storico.
Seguici sui social