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Ad Acquapendente, la cattedrale del Santo Sepolcro apparteneva storicamente all'ordine benedettino.
Deve il suo nome ad una pietra macchiata di sangue che si dice provenga dal Santo sepolcro di Gerusalemme.
La reliquia si trova sotto la cripta di stile romanico.
La cripta è una delle più importanti e caratteristiche in Italia sia per la sua origine del X-XI secolo che le caratteristiche 24 colonne che formano un particolare ‘gioco’ di forme.
La cripta è adornata con affreschi del XIII-XV secolo.
Con una doppia scalinata scavata nella pietra si arriva alla saletta che custodisce le reliquie: le pietre bagnate dal sangue di Cristo durante la Passione.
Le dimensioni e l'orientamento del sacello sono quelle del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Durante il medioevo la basilica era frequentata da pellegrini e da crociati, essendo posta lungo la via Francigena.
La chiesa ha una particolare facciata con due campanili ai lati ed è arricchita da una nicchia con un busto di papa Innocenzo X.
La scultura è un a copia di una statua del 1652 di Alessandro Algardi, che è conservata nel palazzo vescovile.
L’edificio ha subito molti interventi di sistemazione e abbellimento.
L'interno è a croce latina con tre navate e si trovano opere di pregio come i due bassorilievi di Agostino Duccio che rappresentano
L'Angelo e Vittoria di San Michele sul drago e San Raffaele Arcangelo con il piccolo Tobia dal padre cieco.
Dietro l'altare è visibile il raffinato coro ligneo del 1685 e decorato con angeli scolpiti .
In fondo alla navata centrale si trova un fonte battesimale in travertino che raffigura i dodici apostoli, e che risale al XIV secolo.
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