Da alcuni documenti di Amaseno riguardanti il pagamento delle tasse si fa risalire la chiesa di San Pietro al XIV secolo.
E' nominata poi nel testamento del feudatario Riccardo dei Conti di Ceccano, datato del 1315.
Il feudatario dispone il lascito di due benefici: uno per la chiesa di Santa Maria, dove vuole essere sepolto, e l'altro per la chiesa di San Pietro, con l'obbligo di suffragi per l'anima sua.
La chiesa di Amaseno è stata poi rimaneggiata varie volte fino al 1749 così si trovano alcune parti della chiesa in stile gotico e altre settecentesche.
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