Come molte chiese, anche la Chiesa della Madonna del Popolo è stata costruita su un precedente tempio pagano in questo caso dedicato alla dea Libitina, una antica divinità che era incaricata di presenziare i riti dei morti e i funerali.
Nel medioevo la chiesa era dedicata a Santa Maria in Cryptis ed i primi riferimenti storici risalgono al 1348 e narrano di una promessa fatta dal popolo di Anagni alla Madonna. In cambio dell’aiuto e la protezione dalla grande peste bubbonica di quell’anno, il popolo avrebbe costruito una chiesa.
La chiesa venne poi distrutta dall’attacco degli spagnoli del Duca d’Alba durante la guerra fra il papato e Filippo II di Spagna. Anagni infatti era la sede delle truppe pontificie e venne presa e saccheggiata dagli spagnoli nel 1556.
Nel 1619 venne ricostruita come ringraziamento della scampata epidemia di peste del 1608, come raccontato dal quadro dietro l’altare maggiore.
Dopo un altro periodo di decadenza, la chiesa venne restaurata dal comune nel 1737 con un progetto dell’architetto Manuel Rodriguez dos Santos. I lavori furono finanziati dal comune come risulta dal grande stemma proprio sopra la porta di ingresso.
La facciata attuale risale al 1837 e fu realizzata ancora una volta come ringraziamento di uno scampato pericolo, questa volta del colera.
Oggi la chiesa è chiusa e una parte del convento è occupata da associazioni civiche.
Seguici sui social