La Chiesa San Pietro in Vineis di Anagni risale al XII secolo ed è inserita nel convitto Principe di Piemonte.
Il suo nome viene dai vigneti che la circondavano e un tempo faceva parte di un monastero benedettino maschile.
Poi nel 1255 papa Alessandro IV canonizzò Santa Chiara nella Cattedrale di Anagni,
Nel 1256 il convento venne affidato alle Clarisse, l’ordine delle suore di clausura creato da Santa Chiara.
Nel 1556, durante l’occupazione degli spagnoli nella guerra contro il papato, il convento venne usato come quartiere generale dagli Spagnoli.
Le suore vennero spostate al centro di Anagni, dove ancora hanno la loro sede e la loro chiesa dedicata a Santa Chiara.
Il convento venne quindi affidato ai cappuccini fino all’unità d’Italia quando entrò a far parte dei beni demaniali e ospitava persone disagiate.
Quando nel 1926 l’architetto Alberto Calza Bini iniziò la costruzione del convitto decise di restaurare la chiesa e di metterla in risalto con i suoi affreschi e i pavimenti cosmateschi.
La chiesa ha uno stile romanico e si entra attraverso una scalinata che conduce ad un porticato con tre archi che corrispondono alle tre navate interne.
L’interno stupisce subito per la semplicità e per il pavimento cosmatesco, il raffinato pavimento in mosaici geometrici di marmi colorati che prende il nome dalla famosa famiglia dei Cosmati, marmisti e artisti di Roma molto attivi nel XIII secolo.
Al suo interno si possono ammirare alcuni affreschi: una Natività e una rara immagine del lavaggio del Bambino, dove una donna porta dei panni per il Bambino appena nato.
Ma la parte artistica più sorprendente della chiesa si trova nel Matroneo delle Monache (Coro delle Clarisse sopra la navata di sinistra) il luogo da dove le suore assistevano alle celebrazioni religiose senza essere osservate. Un ciclo di affreschi per una lunghezza di 12 metri e una altezza di 2 metri che illustra la loro storia attraverso la Passione di Cristo.
Prima dell’arrivo delle Clarisse questo ambiente era già stato affrescato nel 1230, ma nel 1255 (anno di canonizzazione di Santa Chiara) una parte della stanza venne intonacata e venne realizzato un nuovo affresco,
13 sezioni che rappresentano la Passione, la Resurrezione, l'Apparizione di Gesù agli Apostoli, la stigmatizzazione di San Francesco e la raffigurazione di Santa Aurelia, Santa Scolastica e San Benedetto.
Al centro degli affreschi si trova quello della incoronazione della Vergine da parte di Gesù che assume un particolare significato sul ruolo della donna nella religione cristiana e nella vita dell’uomo.
E’ la donna che sembra avere il compito di portare un messaggio di speranza al mondo ed è per questo che è importante il ruolo delle suore Clarisse.
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