La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Arpino è citata per la prima volta in un documento di permuta del 1084 ed era una parrocchia benedettina poi divenuta una Collegiata con autonomia liturgica e amministrativa.
Si trova ai piedi di Civitavecchia ed è stata distrutta e ricostruita nel XIII secolo.
Ha poi subito un primo restauro nel 1533 e un rifacimento nel 1780, periodo d’oro della città di Arpino.
L’aspetto finale è una composizione fra il campanile ancora in stile romanico, la severa facciata neoclassica e un antico ed elaborato portone centrale in pietra che proviene dalla distrutta chiesa di Montenero, una rocca fra Arpino e Santopadre dove gli abitanti di Arpino si rifugiavano in caso di pericolo.
L'interno è a tre navate e sull’altare si trova una pala dipinta dal Cavalier d'Arpino che raffigura i due Santi protettori: San Benedetto e Sant'Andrea.
Quest’ultimo ha lo stesso volto di un dipinto del Cavalier d’Arpino che si trova nella Cappella Borghese in San Giovanni in Laterano a Roma.
Nella chiesa sono inoltre custoditi dipinti del XV secolo e una pergamena con l’Annunciazione di un miniaturista del XVIII secolo.
La chiesa è connessa all’adiacente convento di clausura attraverso grate che permettono alle suore di partecipare alla messa e ai cori.
Nel convento delle suore è poi custodita la statua della Madonna di Loreto realizzata nel Settecento con cartapesta.
La Madonna di Loreto è la protettrice di Arpino e viene portata ogni anno in processione con una macchina realizzata dall’artista altoatesino Stolz nel 1756 e che raffigura la Casa di Nazareth trasportata dagli angeli.
Seguici sui social