Bolsena. Santuario di Santa Cristina

Bolsena. Santuario di Santa Cristina

Il complesso del santuario di Santa Cristina a Bolsena appare come un insieme di tre chiese affiancate con stili appartenenti a secoli diversi: uno romanico-medioevale, uno rinascimentale e uno barocco.

Secondo una tradizione, il complesso è stato iniziato grazie a Matilde di Canossa e papa Gregorio VII molto devoti a Santa Cristina e il papa consacrò la chiesa nel 1078.

Quello più a destra è una semplice facciata in pietra locale di forma parallelepipeda che termina con un campanile a vela con una campana.

L’edificio risale all’XI secolo e la semplice facciata è arricchita da una lunetta sopra la porta di ingresso con una bella ceramica smaltata bianca e blu con le immagini della santa.

Il secondo edificio è un vero capolavoro dell’arte rinascimentale ed è stato voluto dal cardinale Giovanni de’ Medici che la ha fatta realizzare tra il 1493 e 1495 dagli scultori Francesco e Benedetto Buglioni di Firenze.

La chiesa ha tre navate e su alcuni tratti delle pareti si possono riconoscere affreschi del XIV - XVI secolo mentre dietro all'altare maggiore si trova un polittico di Sano di Pietro.

Questa chiesa è dotata di un alto campanile con ordini di bifore che risale al XIII – XIV secolo.

Il terzo edificio risale al 1639 ed è chiamato la cappella del Miracolo in quanto custodisce le reliquie del miracolo dell’Eucarestia, da cui è poi nata la festa del Corpus Domini.

Questa cappella è un gioiello barocco a pianta circolare con un altare e due cappelle laterali.

Sull’altare si trova il reliquiario che contiene le pietre con il segno del sangue di Cristo del miracolo del 1263.

Il complesso termina poi con la cappella di Santa Lucia e le catacombe di Santa Cristina, una antica necropoli paleocristiana con oltre 1600 tombe che risalgono al III-V secolo d.C..

Non è un caso che le catacombe partono da questo punto e le tombe sono concentrate vicino quella di Santa Cristina, infatti nel passato si riteneva che il giorno del giudizio universale era meglio farsi trovare vicino al corpo di un santo che sicuramente sarebbe stato portato in paradiso da Gesù.

Alcuni dei marmi che chiudevano le catacombe sono poi stati usati come pavimento nella costruzione della basilica dove si possono riconoscere alcune lastre con epigrafi.

Nella grotta finale dalla quale si scende al livello delle catacombe, si trova una grande icona di terracotta e la statua di santa Cristina distesa come su un sepolcro che sono state realizzate dall’artista Benedetto Buglioni.

Questa grotta un tempo era tutta affrescata e si vedono alcune tracce dei disegni. In questa area si trovava il primo complesso sacro e l’altare su cui è avvenuto il miracolo.

Nell’altare si può vedere anche la pietra con le orme di Santa Cristina bambina. La storia narra che la piccola Cristina durante le persecuzioni venne lanciata nel lago con una pietra al collo e che per miracolo questa pietra galleggiò e la riportò a riva.

Queste sono le prime orme che ha lasciato Santa Cristina uscita dal lago quando appoggiò i piedi sulle rive fangose.

L’altare del miracolo è un capolavoro artistico del VIII secolo ed è conosciuto come “altare delle 4 colonne” perché è tutto richiuso dentro un baldacchino.

Qui è avvenuto il miracolo eucaristico di Bolsena nel 1263 quando un sacerdote che stava celebrando la messa ha visto l’ostia sanguinare proprio durante la sua consacrazione come Corpo di Cristo.

Queste reliquie sono conservate nel Duomo di Orvieto mentre.

Tutta l’area intorno al complesso ha visto molte modifiche e nel corso dei secoli sono nati ospedali e centri per accogliere i numerosi pellegrini che venivano in visita.

Anche perché Bolsena si trova lungo la via Francigena, la strada che porta a Roma sulla tomba dell’apostolo Pietro, ed era una delle vie più importanti del medioevo.


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