La cattedrale di San Pancrazio è la chiesa principale di Albano ed è la più antica e originariamente era dedicata solo a San Giovanni Battista.
Un documento Vaticano fa risalire la costruzione della cattedrale direttamente all’imperatore Costantino sotto il pontificato di papa Silvestro I che ha governato tra il 314 e il 335.
Si dice che il Cristianesimo arrivò ad Albano Laziale portato direttamente da San Pietro e San Paolo di Tarso.
La cattedrale è stata modificata più volte nel corso dei secoli e la prima volta da papa Leone III (795-815) dopo un devastante incendio.
La sua cura venne poi affidata ai Frati Minori di San Francesco che non si preoccuparono troppo del suo stato.
Alla fine del ‘500, il cardinale Bonelli notò la decadenza dell’edificio e si diede da fare per abbellirlo e per risistemarlo.
Anche il cardinale Flavio Chigi si preoccupò della situazione della cattedrale e fece spostare il cimitero dal pavimento centrale ad una ala laterale e costruì una sagrestia.
Il Cardinale istituì un prezzo per chi volesse essere seppellito sotto il pavimento della chiesa centrale.
Ma il restauro maggiore si ebbe nel 1722 quando vennero rifatti gli interni e la facciata dall’architetto Carlo Buratti.
Altri lavori di manutenzione straordinaria si sono avuti nel 1798 durante la Repubblica ‘Sorella’ di Albano Laziale quando vennero sequestrate le rendite del cardinale per finanziare i lavori nella chiesa.
Al restauro dello Stato Pontificio iniziò una lunga disputa su chi dovesse pagare effettivamente i lavori fatti e la lite si concluse solo nel 1808 quando la comunità di Albano e il vescovo decisero di riparare insieme il campanile pericolante.
Ancora nel 1821 venne istituita una apposita tassa sul macinato per spostare il cimitero dalla navata laterale alla chiesa di Santa Maria della Stella.
La curia e la comunità di Albano tornarono a litigare su chi dovesse finanziare i successivi restauri dovuti ai numerosi terremoti dei primi dell’800.
L’aspetto attuale è dato dai lavori di ristrutturazione del 1854 e del 1912 quando furono evidenziati anche i resti della basilica del IX secolo.
L’interno della cattedrale è in stile neoclassico, con tre navate e con sei cappelle laterali. Sulla cantoria si trova un grande organo mentre all’interno della chiesa si possono vedere alcuni capitelli della chiesa originaria distrutta dall’incendio del IX secolo.
Sul fonte battesimale una lapide che racconta come papa Pasquale II nel 1118 esenta gli Albanesi dal pagamento di alcune tasse per la loro benemerenza.
Si può osservare anche un magnifico sarcofago di marmo di epoca paleocristiana e numerosi dipinti del XVII e XVIII.
La cattedrale è stata visitata da papa Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che ha riconsacrato l’altare.
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