La cattedrale è intitolata a Santa Margherita, la patrona di Montefiascone, e ha una delle cupole più grandi a livello nazionale. Con i suoi 27 metri di diametro è riconoscibile da quasi tutte le località della Tuscia.
La cattedrale venne costruita tra il ‘400 e il 500 su due livelli che avevano due funzioni diverse: la chiesa inferiore per ospitare le reliquie di Santa Lucia Filippini e la chiesa superiore per le celebrazioni quotidiane dove si trovano le reliquie di Santa Margherita, una martire originaria della Siria e protettrice delle partorienti.
Nel 1483 il cardinale Domenico della Rovere diede il via ai lavori di ingrandimento di una precedente chiesa e sembra coinvolse anche Bramante e Antonio Sangallo il Giovane in un disegno veramente originale di una chiesa a pianta ottagonale.
Per un certo tempo i lavori furono sospesi a causa della peste e la costruzione andò a rilento, ma la forma attuale si deve ad un incidente.
La costruzione della cupola e della attuale chiesa, infatti, sono state fatte dopo il venerdì santo del 1670 quando un incendio provocato da un organista aveva distrutto il tetto della cattedrale e parte del suo interno.
Questa cupola ‘costolata’ con le sue evidenti scanalature è stata disegnata da Carlo Fontana e risale al 1674. Caratterizza il panorama del paese in maniera determinante e domina sulle semplici torri campanarie e sulla semplice facciata abbellita dal portone di ingresso e da due nicchie laterali con le statue dei patroni San Flaviano e Santa Margherita. La facciata risale al XIX secolo ed è opera dell’architetto Paolo Gazola.
All’interno lo stile è quello barocco e la chiesa ha una pianta ottagonale con cappelle laterali e su uno dei lati si trova l’altare maggiore con la statua di Santa Margherita e un prezioso coro in legno.
Fra le molte presenti un antico crocifisso in legno che si salvò dall’incendio del 1670 e per questo è ritenuto miracoloso, un dipinto del ‘600 di San Martino vescovo, un dipinto della Madonna con Bambino tra Sant'Elena imperatrice, San Vincenzo e Santi.
Nella cappella della Madonna del Rosario si trova una splendida terracotta rinascimentale fatta da Benedetto Buglioni, della scuola di Della Robbia, che rappresenta la Madonna in trono tra San Benedetto e Santa Bibiana.
La cupola è affrescata con scene dei patroni della città. Sopra l’ingresso si trova la cantoria con un organo.
Nella cattedrale è sepolto il cardinale Marco Antonio Barbarigo che ha creato il seminario a Montefiascone e cambiato l’economia locale dalla seconda metà del Seicento.
Cripta di Santa Lucia Filippini
La cripta è la parte più antica della chiesa e accoglie le spoglie di Santa Lucia Filippini, discepola del cardinale e fondatrice dell’ordine delle suore Pie Filippini che era nata a Tarquinia e morta proprio a Montefiascone nel 1732.
Si accede alla cripta attraverso un portale trecentesco a forma di ogiva e la semplicità dell’ambiente sembra contrastare con lo sfarzo barocco della chiesa soprastante. Lo spazio a forma ottagonale è scandito da un nucleo centrale in cui si trovano le spoglie di Santa Lucia in un altare artistico e da un anello composto da otto archi gotici.
La cripta è stata disegnata dall’architetto Michele Sammichele di Verona con il coinvolgimento di Antonio Sangallo il Giovane.
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