La chiesa e il monastero di San Nicola a Vitorchiano sono stati consacrati nel 1533 e furono subito arricchiti dalle reliquie di S. Martino vescovo, S. Lidano vescovo e S. Antimo martire.
Il monastero è’ stato affidato per secoli agli Eremitiani di Sant’Agostino fino alla vendita dell’edificio da parte di Napoleone al sig. Onesti di Vitorchiano. La chiesa è stata poi venduta alle Suore Clarisse.
La semplice facciata in peperino, arricchita da una finestra circolare e dallo stemma di San Bernardino, non rivela la magnificenza degli affreschi al suo interno.
L’interno è a navata unica con copertura in legno e ha un altare in stucchi dorati del Settecento e una cantoria in legno.
Un capolavoro che sorprende: gli affreschi della chiesa
L’interno della chiesa racchiude il tesoro di un meraviglioso ciclo di affreschi su tre ordini che raccontano soprattutto la storia della vita di Gesù e di alcuni passi biblici e che sono stati realizzati da artisti anonimi. Nell’abside è rappresentato il Giudizio Universale.
La chiesa era dedicata a San Nicola ma ha cambiato nome in omaggio al ciclo di affreschi che la adornano ed in particolare ad un affresco del 1514 della Madonna della Misericordia che si trova sopra l’altare.
Questa appare mentre apre il suo mantello che sembra proteggere donne che allattano e bambini. Per questo ancora vive la tradizione che le spose lasciano qui il loro bouquet di nozze.
Si riconoscono due donne a mani giunte e una di queste è una certa Domina Lattaria Burgi di Vitorchiano che aveva incaricato il pittore Mastrugio di Agostino di eseguire l’opera. In quel tempo spesso le donne commissionavano opere e si facevano ritrarre come buon auspicio.
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