La chiesa della Santissima Trinità o di Sant'Amanzio a Vitorchiano è stata costruita ampliando una precedente struttura nel 1476 grazie ad una serie di tasse sulla popolazione.
Nel 1707 è stata dedicata a Sant'Amanzio con l’arrivo della reliquia del suo corpo da Roma.
Come tutto il paese, la chiesa è in peperino e accanto alla semplice facciata rinascimentale è riconoscibile l’ingresso della precedente chiesa. Nel rosone centrale si può riconoscere la Vergine che schiaccia il serpente.
L’interno ha un’unica navata ed è impreziosita da una nicchia affrescata nel 1514 da Valentino Pica, una tela del 1560 della Madonna in trono, il tabernacolo del XIII secolo e un crocifisso del XVI secolo.
La venerazione di Sant’Amanzio
Nella chiesa si trova la preziosa urna che contiene la reliquia del corpo di Sant’Amanzio. La teca tardo-barocca risale al XVII sec ad opera di Keayter Federico ed è sorretta da angeli alati scolpiti. Tutta l’opera è in legno dorato e velluto rosso.
Dal vetro è possibile vedere il corpo del santo poggiato su un cuscino con una mano che tiene la palma della resurrezione. Il santo è rivestito con abiti sontuosi e davanti al corpo si vede la spada del santo.
Sant’Amanzio, il cui nome significa ‘che ama dio’, era stato martirizzato a Tivoli con i santi Cereale, Getulio (suo fratello) e Primitivo. I santi vennero legati ad un palo per essere bruciati. Le fiamme però non colpirono i santi che vennero uccisi a copi di bastone. Sono celebrati il 10 giugno.
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