La chiesa di San Biagio di Anguillara Sabazia si presenta con una facciata rustica e austera che dimostra che non è stata finita e un portone con una cornice in muratura. Su uno dei lati si trova la casa parrocchiale.
La chiesa è stata edificata dopo il sacco di Roma del 1527 dopo la distruzione di San Nicola. San Biagio è divenuto patrono di Anguillara Sabazia il 26 aprile del 1834.
L’edificio alto e stretto è coperto da una volta a botte e finestroni laterali che le conferiscono un aspetto mistico. Ha una sola navata, con quattro cappelle e altari laterali, che termina con un’abside e una cupola.
La Pala d’altare risale al XVI secolo ed è realizzata da Giovanni Battista Ricci, che ha affrescato anche la chiesa di S. Marcello al Corso a Roma, la Basilica di S. Giovanni e la Scala Santa in Laterano.
All’interno si possono ammirare le artistiche decorazioni pittoriche eseguite da Torildo Conconi, noto pittore lombardo, e una scultura in legno della Vergine Maria (su un banco di nubi, circondata da tre orfanelli, che appare a San Girolamo Emiliani) realizzata dallo scultore Santifaller di Ortisei in Val Gardena.
La statua di San Biagio di Sebaste, Vescovo e Martire si trova in una nicchia dell’abside e viene portata a spalla in processione. lungo le vie del paese e fino alla collegiata, il 3 febbraio, giorno della festa del patrono. Come tradizione, alla fine della messa solenne si procede al rito della “unzione della gola” di cui San Biagio è protettore.
La macchina della processione è portata in spalla dall’Arciconfraternita di S. Giovanni Decollato e del SS. Sacramento, nata sin dalla metà del XIV secolo, da associazioni spontanee di fedeli per aiutare i più poveri e assistere i condannati a morte.
L’Arciconfraternita si divide nei due rami per omaggiare l’Eucarestia e la Misericordia, ramo Rosso e ramo Nero.
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