La basilica di San Pietro è stata costruita sul colle dove un tempo sorgeva l’acropoli etrusca di Tuscania e il centro fortificato della città romana.
La chiesa, quindi, venne realizzata su un precedente edificio dell’VIII secolo poco dopo la donazione del territorio che Carlo Magno fece a papa Adriano I.
Architettonicamente la chiesa è il punto di passaggio dalle forme paleocristiane a quelle romaniche.
Poi è stata ulteriormente modificata tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo quando furono ricostruite le due campate e l'attuale facciata.
La sua imponenza e la sua collocazione la rendono uno degli edifici più interessanti del medioevo.
La facciata sporge nella parte centrale e presenta un grande rosone circondato da molti elementi decorativi.
Il portale maggiore è opera di un artigiano del marmo romano di scuola cosmatesca ed è caratterizzato da tre rilievi e da sculture e mosaici laterali.
L'interno è diviso in tre navate e quella centrale ha un pavimento cosmatesco a decorazioni geometriche.
La maggior parte della decorazione pittorica è andata perduta a parte un ciclo di affreschi che fanno riferimento alla vita di San Pietro, risalenti alla fine dell'XI secolo.
La cripta ha nove navate con ventotto colonne diverse, quasi tutte provenienti da edifici romani o altomedievali, risale al XII secolo.
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