La chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Configni risale al XV secolo.
La facciata semplice è composta da un corpo basso e uno più alto.
Come se il corpo basso fosse stato ricavato dalla chiusura di un portico di accesso di quelli caratteristici del medioevo.
L’unico ornamento di questo corpo è una formella sopra il portale rinascimentale mentre la parte alta ha un finestrone semicircolare che da luce all’interno.
L’interno ha una sola navata e presenta uno stile tardo Barocco con pareti decorate con affreschi, dipinti e stucchi.
Nel 1882 la chiesa è stata arricchita da un organo che proveniva dal monastero di San Paolo di Spoleto, quando questo venne abbandonato e gli arredi vennero venduti all’asta.
Un quadro che raffigura Sant’Antonio Abate con un fuoco nella mano ricorda come questo sia il protettore degli animali e sia capace di guarire dall’herpes zoster, detto anche “fuoco di Sant’Antonio”.
In questo modo veniva chiamato anche fuoco benedetto acceso in suo onore dai devoti che riportavano a casa parte dei tizzoni.
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