Gradoli. Collegiata di Santa Maria Maddalena

Il primo documento che cita la Collegiata di Santa Maria Maddalena è del 2 dicembre 1296 quando era la cappella del castello di Gradoli.

Fu poi restaurata nel 1440 e nel 1535 papa Paolo III la dichiarò insigne.

Nella seconda metà del 1600 fu distrutta da un incendio e venne ristrutturata in stile barocco.

La facciata è integrata con la torre campanaria e il portale centrale ha due colonne e un timpano ad arco mentre le due porte laterali hanno un timpano triangolare.

All’interno è divisa in tre navate e termina con un'abside decorata agli inizi del XVIII secolo da Francesco Alippi e Luca Rubini.

Il pulpito in noce scuro dell'artigiano tedesco Matteo Siler "faber ligniarius excellens" non è stato terminato per la morte dell’artista che si era rifugiato a Gradoli nel 1678.

I confessionali, il coro, i lampioni processionali e la sacrestia risalgono al 1700.
 


Scritto da
Benedicta Lee

Nata a Roma da madre Italiana e padre Americano, lavora come libero professionista nell'ambito della comunicazione turistica, per cui attualmente frequenta l'Università di Scienze del Turismo. Ama...

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