La Certosa di Trisulti a Collepardo è un monastero, monumento nazionale dal 1873, gestito prima dai Certosini di San Bruno eppoi dai Cistercensi.
Il nome Trisulti sembra derivi dal latino "Tres saltibus", poiché il castello dominava i tre valichi ("salti") verso l’Abruzzo, Roma e la Ciociaria. Un avamposto gestito dalla famiglia Colonna che sicuramente imponeva un pedaggio e il controllo sulle truppe e delle merci che vi transitavano.
Tra le meraviglie da visitare ci sono i suoi magnifici giardini all'italiana, con siepi scolpite e a labirinto frammiste ad aiuole di composizione floreale.
Qui ha sede una antichissima farmacia, con una splendida iconografia delle piante officinali e la Chiesa di San Bartolomeo con gli affreschi del Balbi e il grande scranno in legno scolpito della Schola Cantorum.
Edificata intorno all'anno mille in pietra ernica, sono ancora visibili archi gotici poi ricoperti quando il gotico fu bandito dalla chiesa cattolica.
Era la residenza estiva di papa Innocenzo III.
La certosa è immersa tra boschi di querce e gode di un panorama spettacolare.
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