Il Santuario della Madonna del Soccorso di Cori risale al 1634 ed è stato costruito ampliando una precedente cappella dedicata ad una apparizione della Madonna.
Il progetto è dell’architetto Mario Arconti e la facciata ha un portico con tre archi a tutto sesto. Negli anni ‘50 accanto alla chiesa è stato realizzato un albergo per pellegrini.
L’interno della chiesa ad unico navata coperta da volte a botte che termina con una cupola sormontata da una lanterna.
Ai lati della navata si trovano 4 altari e proprio sotto la cupola si apre la porta della originaria Cappella dell’Apparizione.
Lo stile interno è barocco, come quello dell’epoca della costruzione, e contiene molti tesori come una immagine del Trecento della Madonna con bambino, angeli e Oliva di scuola fiorentina.
Una leggenda narra che il 4 maggio del 1521 una bambina di nome Oliva che andava a trovare la mamma che lavorava nei campi si perse nei monti di Cori proprio durante un grande temporale.
Oliva cercò riparo sotto una ginestra e qui le apparve la Vergine che la protesse e la nutrì per 8 giorni.
Proprio nel luogo dove fu ritrovata la piccola Oliva, venne rinvenuto anche una icona della Madonna e lo stesso anno venne deciso di costruire una cappella per proteggere il dipinto.
Sul luogo arrivarono così tanti pellegrini che nel giro di un secolo fu deciso di ampliare la cappella e di realizzare il santuario che oggi possiamo ammirare.
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