La cattedrale di Città della Pieve è dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, martiri milanesi le cui spoglie furono ritrovate nel 326 d.C. da S.Ambrogio vescovo, che divennero oggetto di particolare venerazione locale e, quindi, patroni della città.
È la chiesa più antica, situata nel punto più alto della città, fondata prima sun un tempio pagano e poi su una antica pieve ossia una chiesa con il fonte battesimale.
Questa era stata edificata probabilmente intorno al secolo VIII d.c. di cui rimangono i resti consistenti in poderose colonne in pietra che sostengono archi ogivali risalenti ai primi del secolo XIII.
La chiesa ha subito continue trasformazioni fino a diventare prima Collegiata e, poi, Cattedrale nell’anno 1600.
All’interno si segnalano opere cinquecentesche di Antonio Circignani detto il Pomarancio, Salvio Savini, Giannicola di Paolo, Domenico di Paride Alfani.
Su tutte emergono quelle di Pietro Vannucci detto il Perugino: il Battesimo di Cristo e la Madonna in gloria e santi.
Il Pomarancio dipinse le pareti della tribuna e la calotta del coro ma le sue pitture furono danneggiate da un fulmine (1783) che si abbatté sulla chiesa e di cui rimane oggi visibile solamente la gloria dei Santi sull'abside.
Nell'abside, sopra il coro, si ammira una tavola di Pietro Perugino raffigurante La Madonna fra i santi protettori Gervasio e Protasio, che tengono in mano due orifiammi con l'antico stemma cittadino e i S.S. Pietro e Paolo.
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