Il grande santuario di San Cataldo a Supino è stato ultimato nel 1786.
E' un capolavoro di stereometria e uno dei migliori esempi di architettura barocca del Lazio meridionale.
Ha una forma poligonale, con una matrice esagonale e una parete perimetrale a 12 facce.
La facciata ha tre portali sormontati da lunette di cui la centrale ha un mosaico policromo con le figure di San Pietro e di San Cataldo del 1966.
Il portone d’ingresso è un bassorilievo in bronzo di Saverio Ungheri del 1978 ed è chiamato la “Porta della Speranza”.
Il santuario ha una grande volta centrale a cupola e l’interno è decorato da numerosi stucchi e marmi policromi.
Nella cantoria si trova un antico organo realizzato nel 1764 da Johannes Conradus Werle, di grande pregio artistico e musicale.
La cappella dedicata a San Cataldo è racchiusa da una cancellata di ferro battuto ed è decorata in finto marmo.
Sulla volta si trova l’affresco della “La Gloria di San Cataldo” realizzato da Monicelli nel 1890.
La grande statua lignea di San Cataldo, distrutta in un incendio del 1870, è stata ricostruita.
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