Le prime notizie della chiesa di San Giorgio a Vico nel Lazio sono del 1191 e l’edificio è a navata unica con copertura a capanna costruita in due tempi: una medioevale e una cinquecentesca.
Le porte hanno un’architrave del Cinquecento e quella laterale ha un affresco di San Giorgio sul timpano.
Sopra l’altare maggiore si trova una scultura lignea di San Giorgio a cavallo che uccide il drago del XIX secolo realizzata da uno scultore altoatesino.
Sopra l’altare una tela di san Giorgio forse di Giuseppe Cesari.
All’interno si trova anche un Gonfalone dipinto a tempera sulle due facciate che raffigura San Giorgio, da una parte, e San Sebastiano e Sant’Antonio con il bambino dall’altra. ù
Il gonfalone è del 1907 ed è stato realizzato da G. Gaglia.
San Giorgio
La chiesa è sede della Confraternita di San Giorgio dal 1854. Il culto di S. Giorgio è particolare. I
l santo nasce introno al 280 DC in Cappadocia e diventa tribuno della guardia di Diocleziano.
Giovanissimo, fu martirizzato con decapitazione nel 303 a Lydda, in Palestina, per non aver voluto rinnegare la fede cristiana alla quale si era convertito.
Il suo culto si diffuse ben presto sia in Oriente sia in Occidente, diventando protettore di città e nazioni, tra cui anche patrono di Vico nel Lazio.
San Giorgio è raffigurato dai vari artisti come un soldato a cavallo nell’atto di uccidere il drago, simbolo del male.
Qui questo Santo è particolarmente caro per aver salvato il paese dai bombardamenti inglesi, infatti e bombe caddero nella disabitata collina di San Nicola, a circa 200 metri a nord del paese. Viene festeggiato il 23 aprile e l'ultima domenica di luglio.
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