La chiesa collegiata di San Michele Arcangelo a Vico nel Lazio originaria risale a prima del Mille e viene citata nella biografia di San Domenico da Sora.
San Michele Arcangelo era molto venerato nel periodo bizantino per le sue apparizioni in Francia, a Roma e in Puglia.
L’attuale chiesa è stata rifatta nel 1581 ed ha un particolare campanile che termina con un disegno eseguito con ferro lavorato.
Nel 1800 l’interno è stato trasformato a tre navate mettendo in comunicazione le cappelle laterali.
La navata centrale termina con un coro ligneo del XVIII secolo.
All’interno dell’altare si trova il corpo di San Prospero, che favorisce la pioggia, e sopra l’altare una pala che raffigura la Madonna in trono con Bambino tra Santi.
Il soffitto a volta è affrescato dal Gagliardi e dal Monacelli e sopra l’ingresso si trova una cantoria con un organo del 1700 realizzato dalla famiglia Spadari di Affile.
Cappella dello Spirito Santo
Al termine della navata di sinistra si trova la Cappella delle reliquie o dello Spirito Santo che contiene un prezioso paliotto d'altare bizantino del XII secolo, proveniente da Santa Maria Maggiore in Roma.
E’ stato portato a Vico grazie al prelato Nardini che lo messo in una cappella nella chiesa. Una parte dell’altare si trova in un museo a Londra.
Sopra questo altare si trovano candelabri in pietra scolpita di epoca barbarica mentre ai suoi lati si trovano due splendide colonnine tortili del XVI secolo, una croce di legno di ulivo completamente ricoperta di madreperla e il busto argenteo di San Giorgio con le iniziali I(nclita) M(artire) G(iorgio) P(atrono) scolpite e la data 1713 o 16.
Completano la collezione antichi reliquiari.
Sull’altare della cappella si trova una pala, un dipinto ad olio su tela che raffigura la SS: Trinità realizzato dal Cavalier d’Arpino alla fine del XVI secolo.
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