Le terme di Suio di Castelforte sono rinomate per la cura di varie malattie del fegato e della pelle grazie a sorgenti con temperatura da 0° a 60°.
Le acque delle oltre trenta sorgenti sono classificate come le prime in Italia e le terze in Europa per presenza di iodio.
Le terme erano già usate dagli Aurunci, prima, e dai Romani poi. Le acque termali venivano chiamate vescinae (dalla città di Vescia), e sono raccontate da Lucano e Plinio.
Nell’area delle Terme Duratorre si può ancora ammirare l’antica vasca di Nerone, testimonianza dei fasti dell’epoca.
La ‘caldana putida’, come erano chiamate le sorgenti termali nel medioevo, compare anche nelle bolle papali di Adriano IV e nelle cronache cassinesi (XI, XII secolo).
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