Donna di Sezze

Le donne di Sezze hanno una particolare nomea conquistata nella storia della città.

Tutto nasce nel 1835, all’interno dello Stato Pontificio dove un autore (Marocco) nella sua opera “Monumenti e Chiese dello Stato Pontificio” del 1835 scrive: “Merita biasimo l’ozio continuo in cui vivono, cosa stomachevole e cattiva, lasciando esse ai loro mariti le dure fatiche della campagna con una particolare indifferenza”.

Queste considerazioni sono poi riprese da Abbate nel 1894 scrive: “E’ proverbiale la fecondità, come lo sono il loro ozio e la loro infingardia”

Antichi proverbi, poi, consigliavano: “ A Sezze marìtatici ma nun ti ci assorà” (A Sezze fatti il marito ma non la moglie) e “Figlio, nun te tolle na sezzese ca t’arovina! “ (Figlio,non sposare una sezzese perché sarà la tua rovina).

I canti popolari dedicati a Cintrutella nome e simbolo della donna di Sezze, sono invece pieni di frasi d’amore e non rispecchiano queste dicerie.


Scritto da
Benedicta Lee

Nata a Roma da madre Italiana e padre Americano, lavora come libero professionista nell'ambito della comunicazione turistica, per cui attualmente frequenta l'Università di Scienze del Turismo. Ama...

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