Su una collina con una splendida vista sul mare, si trovano le terme Taurine di Civitavecchia, descritte nel diario di viaggio del poeta Namaziano nel 426 dC. Il nome deriva da una leggenda secondo la quale un toro (normalmente assimilato ad una divinità) avrebbe raspato la terra prima di iniziare una lotta, e in quel punto sarebbe scaturita una sorgente di acqua calda sulfurea dalle proprietà benefiche.
Il complesso è diviso in due aree: le Terme Repubblicane (risalenti al I secolo a.C) e le Terme Imperiali (intorno al 130 d.C.).
Il complesso termale si trova su una collina, circa 4 km ad est di Civitavecchia, con una splendida vista sul mare e comprende due aree: le Terme Repubblicane (risalenti al I secolo a.C.) e le Terme Imperiali costruite da Traiano, il fondatore di Civitavecchia, intorno al 130 d.C. e ampliate da Adriano.
Le terme sono state descritte nel diario di viaggio del poeta Namaziano nel 426 d.C. durante il racconto del suo viaggio da Roma in Gallia. Namaziano narra che il loro nome deriva da una leggenda secondo la quale un toro (normalmente assimilato ad una divinità) avrebbe raspato la terra prima di iniziare una lotta, e in quel punto sarebbe scaturita una sorgente di acqua calda sulfurea dalle proprietà benefiche. In realtà le acque arrivano da un laghetto ai piedi dei Mondi della Tolfa che prendeva il nome di Aquae Tauri.
Dagli scavi sembra che già gli etruschi avessero iniziato a realizzare delle terme per godere dell’acqua calda, ma la vera struttura inizia nel periodo romano di Silla.
Il complesso termale occupa un un’area di circa 2 ettari e si possono distinguere chiaramente le diverse funzioni degli ambienti nelle due terme (repubblicana e imperiale): dagli spogliatoi alle differenti zone termali come le vasche di acqua calda (calidarium), le aree sosta (tepidarium) e le vasche di acqua fredda (frigidarium).
Tutti gli ambienti erano riccamente decorati e si possono vedere alcuni tratti di pavimentazione a mosaico mentre si distingue la sontuosità della struttura soprattutto nella zona della vasca del calidarium imperiale circondata da colonne in mattoncini, che in origine erano rivestite in intonaco colorato.
Per gli amanti della tecnologia, si può riconoscere tutto l’ingegnoso sistema di riscaldamento delle acque e degli ambienti attraverso cunicoli sotterranei, tubazioni, doppie murature fra le quali passava l’aria calda dei forni di alimentazione di alcune aree delle terme e riscaldamento a pavimento. Un particolare ambiente vicino al Frigidarium era dedicato alle sabbiature e ai bagni di sudore ottenuti dalla presenza di sabbia scaldata dal sole.
Nel complesso termale si possono trovare anche i resti di una biblioteca con annesso portico e sale destinate alla conversazione e agli incontri.
Una curiosità è data da un piccolo campanile in stile romanico che segnala la presenza di una antica chiesetta che risale al 600 e di cui rimangono solo le mura perimetrali. La chiesetta era stata ricavata all’interno di una delle antiche strutture romane ed era dedicata a San Giovanni.
Le emozioni delle acque calde termali di Civitavecchia e delle loro proprietà terapeutiche, così care ai romani, possono ancora essere provate nelle attuali Terme della Ficoncella.
Civitavecchia. Terme Taurine o Terme di Traiano
- Benedicta Lee
- Categoria: Esperienze Speciali
- LAZIO • ROMA • Civitavecchia
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