La rocca di Carbognano esisteva fin dal Duecento e fu trasformata in residenza nel Cinquecento da Giulia Farnese che l'ebbe in dono dall'amante papa Alessandro VI.
Il castello è caratterizzato da una grande torre quadrata coperta da tettoia e da un corpo più basso di cui restano pochi ambienti.
Molte cornici di finestre o porte riportano la scritta “Ivlia Farnesla”.
Giulia Farnese trasforma l’intero borgo secondo lo stile che sarà poi tipico dei Farnese di intervenire sull’aspetto urbanistico trasformando villaggi prevalentemente agricoli in centri urbani maestosi e razionali.
Ci sono cinque stanze affrescate: l’ambiente di disimpegno, il salone, la cucina (dei cacciatori), la camera da letto (camera di Giulia) e la cappella.
Quest’ultima è una stanza circolare che, secondo alcuni, era il bagno privato di Giulia.
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