La fontana in travertino si trova appoggiata su un muro del porto di Civitavecchia che era stato costruito a protezione del porto e anche per separare la zona ‘franca’ da quella urbana
Fu realizzata nel 1740 sotto Benedetto XIV, con un progetto del grande Luigi Vanvitelli, più famoso come l’architetto della Reggia di Caserta.
La fontana era una delle infrastrutture dell’acquedotto cittadino che era stato risistemato nel 1702 recuperando in parte l’acquedotto di Traiano. L’acquedotto seguiva un percorso di circa 34 Km dalla sorgente dei Cinque Bottini e della SS. Trinità di Allumiere fino in città e in questa area si trovava uno dei punti accessibili alla popolazione.
La fontana del Vanvitelli sostituì quindi una precedente semplice vasca con una edicola in marmo che racchiude una lapide con inciso il racconto della fontana.
Sotto la lapide si trova una testa di fauno da cui zampilla l’acqua che finisce in una grande vasca curvilinea di travertino.
Un tempo questa fontana terminava con una grande scalinata curvilinea che arrivava fino al mare e che era diventata un punto di ritrovo dove si svolgeva la vita della città.
La gradinata è poi stata inglobata e imprigionata nella calata "Principe Tommaso".
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