Intorno al mille la popolazione cercava rifugio dai saraceni e dagli unni, in luoghi fortificati nella alture e questo è l’inizio anche del castello di Rocca Sinibalda.
La costruzione ha la forma di un’aquila ad ali spiegate, con il corpo che poggia direttamente sulla roccia.
Si entra attraverso un portone laminato di ferro al cui fianco si trova una porticina, chiamata la porta del morto, che oggi conduce sulla torre campanaria con l’orologio.
Il castello è costituito dal maschio e dall’elegante palazzo residenziale che sono collegati ad un complesso sistema di muraglie e torrioni.
L’interno è suddiviso in due ampi cortili e in tre sfarzosi appartamenti principali con affreschi del Seicento e del Settecento.
La trasformazione della rocca originaria nella splendida e robusta costruzione è stata voluta dal cardinale Cesarini.
Oggi il castello è perfettamente conservato grazie al restauro voluta dalla famiglia Corbi nel 1928.
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