La prima cartiera di Isola del Liri fu impiantata nel 1868 da Francesco Roessinger assieme ad un impianto di forza motrice di 54 cavalli.
La cartiera entrò in crisi dopo l’unità d’Italia a causa delle misure protezionistiche che favorivano le industrie del nord e fu acquistata da Emilio Boimond nel 1922.
La cartiera prende il nome proprio dall’imprenditore che la ha rilevata e che ha realizzato una centrale idroelettrica per alimentare due macchine a produzione continua.
La cartiera è stata famosa per essere sempre all’avanguardia tecnologica fino alla sua chiusura. Il ciclo di produzione continuo serviva per la produzione di carte da sigaretta.
La cartiera fu gravemente bombardata durante la seconda guerra mondiale e ricostruita dalla famiglia Boimond.
Nel 1958 morirono entrambi gli eredi Boimond e la fabbrica entrò in una crisi che portò al fallimento nel 1977. Da allora è entrata nel patrimonio dello Stato ed ora è del comune.
I macchinari erano di produzione nord europea. Da notare accanto alla linea produttiva, la riproduzione in legno di molte parti meccaniche della linea produttiva.
Al fine di evitare di fermare la produzione in caso di danni o guasti agli ingranaggi meccanici, era consuetudine avere dei modelli in legno delle parti della linea produttiva che venivano utilizzati dai fabbri locali per realizzare i duplicati da sostituire alla macchina.
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