Sulla facciata di un’abitazione in via del Muro Torto a Prossedi, si trova una grande lastra epigrafica scritta in lingua latina.
Era stata fatta redigere dal papa Clemente XIV e datata 1772.
E’ un contratto in cui il Papa concede al principe Angelo Gabrielli la possibilità di utilizzare in proprio un forno per la cottura del pane, un frantoio, un mulino per macinare il frumento e una macelleria per uso pubblico.
Tali concessioni vengono fatte sia al principe Gabrielli che ai religiosi operanti a Prossedi e avevano una durata di 25 anni, con possibilità di essere rinnovate.
Il contratto viene fatto attaccare alla parete di una abitazione in modo che fosse ben visibile a tutti i cittadini per evitare soprusi ed equivoci.
L’epigrafe è storicamente importante e rappresenta un “unicum” che dimostra la vivacità economica di Prossedi che disponeva, all’interno delle proprie mura, di tutto il necessario per la vita quotidiana.
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