Su una delle costruzioni della piazza principale di Morolo si riconosce un busto e una lapide dedicate al grande scultore Ernesto Biondi che era nato proprio a Morolo nel 1854.
Ernesto veniva da una famiglia di artigiani che costruivano armi ed erano quindi familiari con la lavorazione dei metalli, e sin da piccolo manifestò una forte inclinazione per il disegno e l’arte. La sua prima opera è stata una riproduzione della statua di San Cataldo che è il patrono del vicino comune di Supino. La statua è andata distrutta in un incendio.
Dopo il trasferimento a Roma ed alcuni studi all’Accademia di San Luca, Ernesto Biondi si è distinto immediatamente per i soggetti che sceglieva di rappresentare. Il suo spirito repubblicano e socialista lo ha portato a rappresentare la condizione delle classi umili.
Le sue opere si trovano in Italia, in Cile dove ha realizzato un monumento nella capitale Santiago del Cile e a Buenos Aires in Argentina.
Sue sculture si trovano in diversi comuni dei Monti Lepini come nella Fontana della Pastorella di Gorga, la Fontana dei Putti di Montelanico e il Monumento a Ricciotti a Frosinone.
Una sua scultura in travertino dedicata al giurista Gaio si trova sulla facciata del Palazzo di Giustizia di Roma.
Nel 1900 Ernesto Biondi vince il primo premio (Grand Prix) all’esposizione Mondiale di Parigi per la scultura bronzea "Saturnali", 10 statue a grandezza naturale che rappresentano le antiche feste romane e che oggi sono alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. La sua ultima opera si chiama ‘le misere recluse’ e sono un gruppo di 125 ragazze a grandezza naturale di cui però restano solo poche fotografie.
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