Il complesso di Palazzo Ruspoli a Vignanello nasce come castello fortificato nel IX secolo dai monaci benedettini e aveva una pianta quadrata con quattro torrioni e un fossato.
Ha avuto una prima importante trasformazione nel 1280, al tempo di papa Nicolò III e dei prefetti Di Vico.
Come molte strutture difensive, agli inizi del Cinquecento è stato trasformato da Beatrice Farnese e dal genero Sforza Marescotti in palazzo nobiliare su progetto del Sangallo.
Nel 1569 il palazzo è stato allargato creando una ala di connessione, occupando un precedente cortile, su progetto del Vignola.
Un albero genealogico dipinto all'interno illustra come la famiglia Marescotti discende da uno dei comandanti di Carlo Magno che era della reale casa scozzese di Douglas e conte di Gallivaglia.
Il palazzo è adornato con affreschi e al suo interno si trovano quadri e ritratti di varie epoche dei personaggi che hanno fatto la storia del palazzo.
Le due porte di accesso al castello portano nella piazza principale e in un meraviglioso giardino all’italiana voluto nel 1611 da Ottavia Orsini, figlia di Giulia Farnese e di Vicino, ideatore del Sacro Bosco di Bomarzo.
Il giardino è diviso in diverse sezioni: il Giardino di siepi di bosso all’italiana che formano riquadri, viali e suddiviso in dodici parterre con siepi formate da alloro, lauro-ceraso, viburno, tino e bosso.
Il Giardinetto segreto con gallerie e grotte in gran parte ancora inesplorate e, ad un livello più basso, il Barchetto e il Barco che venivano usati per le battute di caccia.
Il castello è uno dei più bei monumenti del Lazio.
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