Il secondo fine settimana di giugno, a Cori si celebra la patrona della città con la festa della Madonna del Soccorso.
Le feste religiose culminano con la processione della domenica mattina, quando l’antico quadro della Madonna viene portato a spalla per le vie del paese. La festa si ripete dal 1521 e i devoti portano ceri alla Vergine.
La festa celebra l’apparizione della Vergine Maria a Cori nel maggio del 1521 alla piccola Oliva di tre anni che si era persa sulle montagne vicino la città. La bambina fu ritrovata otto giorni dopo e raccontò di essere stata assistita dalla Madonna in persona.
Sul luogo del ritrovamento rinvennero un affresco della Madonna e li venne costruito l’attuale Santuario della Madonna del Soccorso.
Negli anni successivi l’affresco è stato staccato e trasformato nel quadro che oggi è custodito nel santuario. Sant’Oliva di Anagni è oggi la patrona di Cori.
Alla processione partecipa un corteo storico in abiti rinascimentali dell’epoca. La domenica sera c’è il tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio.
Il Palio della Madonna del Soccorso è il secondo evento del Carosello Storico di Cori, paese in provincia di Latina, che comprende ben tre manifestazioni: il Giuramento dei Priori e benedizione dei Palii, il Palio della Madonna del Soccorso e ilPalio di Sant'Oliva.
Dal 1992 il comune di Cori ha deciso di istituire un apposito Ente che si occupa in modo permanente di curare la manifestazione.
Il Carosello Storico di Cori è una rievocazione storica dei festeggiamenti che, dalla prima metà del XVI secolo, si tenevano per celebrare la Madonna del Soccorso, secondo molti apparsa a Cori nel 1521.
Già da allora la città si riuniva in preghiera e partecipava all'offerta dei ceri alla Madonna per ringraziarla delle grazie ricevute e per implorare la protezione alla comunità.
Come da tradizione, allo scopo di evidenziare la migliore preparazione degli addetti alla difesa delle Porte, veniva indetta una corsa, il Bravium, oggi Palio.
La competizione metteva in risalto le abilità e la preparazione degli addetti alla difesa delle Porte (ad ogni “porta” corrispondeva un quartiere della città o del borgo).
Il Palio è preceduto dal corteo storico composto da circa 400 figuranti che indossano costumi della prima metà del XVI secolo, divisi in 4 gruppi: il gruppo della Comunità di Cori e i tre gruppi delle Porte (Rioni), ovvero Porta Ninfina, Romana e Signina.
Ognuna delle tre Porte è caratterizzata da un motto, da colori e da uno stemma.
Porta Ninfina (Viribus unitis) ha i colori rosso e blu e nello stemma un castello con un ponte.
Porta Signina (Excelsior) ha i colori giallo e verde e nello stemma un monte.
Porta Romana (Per aspera ad astra) è caratterizzata dai colori giallo e celeste e nello stemma c'è un arco con una freccia.
I gruppi di concorrenti sono accompagnati dagli Sbandieratori di Cori che si esibiscono nelle strade cittadine durante il lungo percorso della sfilata.
Il corteo si snoda per le stradine del borgo medievale imbandierate, dove si dà inizio alla corsa dell’anello. I cavalieri dovranno infilare gli anelli con un pugnale. Ad aggiudicarsi il palio la Porta che avrà totalizzato più anelli.
Le Taverne dei Rioni, dove è possibile degustare gli ottimi prodotti della tradizione (tra cui l'ottimo vino di Cori) rimarranno aperte fino a tarda notte. È proprio qui che la sera prima dei due Palii, i partecipanti si riuniscono per delle cene propiziatorie con abbondanti libagioni.
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