Ogni anno, intorno alla metà di settembre, a Borbona si tiene il Festival Regionale di Canto a Braccio, una manifestazione in cui arrivano i più grandi improvvisatori del centro Italia.
Il canto a braccio è un aspetto tipico delle antiche società contadine, specialmente nelle montagne d'Abruzzo, in cui i cantori improvvisavano momenti di festa nelle aie, nelle osterie, nelle feste.
I canti erano soprattutto satirici e i temi erano svariati: religioso, familiare, amoroso, sociale, di cronaca e di politica. Tutti i temi dovevano essere trattati ‘a contrasto’: suocera-nuora, padre-figlio, montagna-pianura, mare-cielo, prete-contadino, pastore-impiegato, quiete-tempesta, ecc.
Le rime seguono una logica ferrea, come nei poemi di Ariosto molto conosciuto fra i contadini. L'ottava rima incatenata era la tecnica più usata con una strofa composta di otto endecasillabi rimati.
La bravura del poeta è quella di mettere in difficoltà l'avversario suscitando l'ilarità dei partecipanti e chiudendo l'ottava con una rima molto difficile. Infatti ognuno si deve alternare al canto riprendendo il verso del compagno che lo precede.
In queste gare i poeti in lingua dialettale si sfidano in gare di poesia in rima su temi scelti al momento.
La manifestazione prevede momenti di degustazione di piatti della tradizione e concerti di musica dal vivo con i migliori gruppi di musica popolare con organetti, tamburelli e ciaramelle.
Si può ballare il saltarello o cenare accanto ad artisti e musicisti e durante questi momenti conviviali può accadere la parte più bella del festival.
Seguici sui social