Nel 1922 durante i lavori di sistemazione di una casa nel pieno centro di Veroli fu trovata una lastra che copriva una antica tomba di un cimitero paleocristiano.
Questa lastra risaliva al I secolo dC riportava i primi tre mesi del calendario romano con l’indicazione di tutte le feste religiose, le ricorrenze ufficiali e i mercati e riportava la scritta Fasti Verolani.
La parola latina ‘fasti’ significa ‘ciò che è permesso e che è legittimo agli occhi degli dei’.
I giorni dei tre mesi di Ian(uarius), Feb(ruarius) e M(artius) riportano le lettere F, C, N, NP, EN che significano.
F - Fasti erano i giorni in cui ognuno svolgeva il proprio lavoro pubblico e privato, funzionavano i tribunali ma non si potevano tenere i comizi
C - Comiziali, in cui si potevano convocare i comizi
N - Nefasti i giorni in cui non si poteva lavorare ed erano dedicati esclusivamente al culto
NP - Giorni Festivi
EN - "nefasti all'inizio e alla fine, ma fasti in mezzo" erano i giorni in cui erano sacre solo il mattino presto e la sera mentre il resto della giornata si potevano svolgere le occupazioni
Le feriae erano invece le feste consacrate alle divinità in genere ma anche ai morti ed agli spiriti dell’oltretomba.
Nel calendario di Veroli il 14 gennaio è riportata la data di nascita di Antonio e non è considerato un giorno positivo mentre il 17 gennaio ricorda il giorno delle nozze di Augusto con Livia.
Un borgo millenario che si trasforma in un magico luogo di divertimento prendendo spunto da una iscrizione in marmo risalente al periodo romano.
I Fasti Verolani sono 5 giorni dedicati alla cultura del divertimento in cui si fondono giochi tradizionali, goliardia e nuovi modi di vivere la città.
I protagonisti sono oltre 30 compagnie di artisti da strada provenienti da tutto il mondo che animano le diverse zone della città e del borgo antico.
Il borgo è idealmente diviso in 5 aree tematiche, ciascuna con diversi colori, in cui si possono vivere emozioni diverse. L'Area verde è dedicata ai suoni di Seba con le vibrazioni sonore di maestosi Gong e un viaggio onirico seguendo uno stile visionario.
L'Area Seppia, nell'anfiteatro, è quella dei giullari: da Mistero Buffo di Dario Fo, splendidamente riproposta da Matthias Martelli, fino al teatro di Puppurrì e ai giochi tradizionali con le nuove piste per le biglie e le trottole. Altri artisti guideranno in un giocoso percorso tra Scienza e Magia.
L'Area Ocra è dedicata a tante proposte emozionanti in piccoli spazi per cui si potrà incontrare folla. Si parte dai quadri viventi dedicati a Caravaggio nel Palazzo Comunale per passare alle vibrazioni nel Criptoportico e ad artisti anche nel Museo civico.
Nell'Area magenta, invece, improvvisazioni demenziali e racconti di viaggio in dialetto nel cortile del Palazzo Campanari.
Nell'Area celeste si possono trovare gli artisti di strada per eccellenza come alcuni grandi artisti internazionali che camminano sul filo, si arrampicano, clown, mimi, artisti acrobatici e spettacoli con il fuoco.
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