Questo liquore famoso ad Alatri era uno dei principali durante il Settecento e l'Ottocento ed era usato per sancire accordi commerciali o la stipula di atti notarili e legali. Il termine Ratafià o Ratafia indica qualsiasi tipo di liquore composto da un infuso a base di succhi di frutta e alcool.
L’origine del nome viene riportata nel testo "Ricordi sulla maniera di manifatturare vini e liquori" (Teramo 1868): "il nome... gli fu dato da quell'uso che anticamente avevano gli ambasciatori delle potenze belligeranti quando trattavano della pace ad una lieta mensa, di bere questo liquore e di pronunciare quelle semplici parole latine Pax rata fiat!"
In seguito i notai iniziarono ad offrirlo alle parti al termine della stipula di un atto di compra-vendita.
La ratafia è fatta con le amarene, macerate al sole per quaranta giorni nel vino rosso, e con l’aggiunta di alcool e zucchero. Oggi viene servito a fine pasto.
Seguici sui social