La polenta ha rappresentato da sempre uno dei prodotti alla base dell’alimentazione delle persone di montagna e in ogni zona si coltivata un particolare granturco che si era meglio adattato alle condizioni del microclima locale.
A Vallepietra nei secoli si era selezionato il mais agostinella, oggi iscritto al registro regionale delle risorse genetiche a rischio di erosione. La pannocchia ha un classico colore aranciato ed è più piccola di quelle che normalmente si trovano nelle zone di pianura. Per questo la coltivazione di questo mais era stata abbandonata insieme allo spopolamento del paese.
Grazie a Slow Food e alle politiche del parco regionale dei Monti Simbruini, si è tornati a piantare questo mais in rotazione con le patate, il fagiolo o la verza.
Con la farina del mais agostinella viene preparata la tipica polenta di Vallepietra a cui è dedicata una sagra in autunno.
Seguici sui social