Bolsena. Festa del Corpus Domini e Infiorata di Bolsena

Bolsena è la città del miracolo dell’Eucarestia da cui ha preso origine la festa del Corpus Domini per cui questo è un giorno particolarmente speciale per l’incantevole borgo sul lago.

Tutto ha inizio nel 1263 nella basilica di Santa Cristina quando un prete boemo che era un po’ scettico sul significato dell’Eucarestia vede l’ostia sanguinare.

Il prete era in viaggio da Praga verso la tomba di Pietro a Roma proprio per cercare conforto sui suoi dubbi e arrivato a Bolsena chiese di celebrare messa.

Durante la messa l’ostia si trasformò in carne ed inizi a sanguinare abbondantemente tanto da macchiare tutto il paramento di lino usato sopra l’altare.

Il prete cercò di nascondere l’accaduto ma alcune gocce di sangue caddero sul pavimento e tutti i fedeli si accorsero di quello che era accaduto. Ricordiamo che in quel periodo il prete celebrava la messa volgendo le spalle ai fedeli che avrebbero quindi potuto non accorgersi del miracolo.

In quel periodo papa Urbano IV si trovava ad Orvieto e mandò sui esperti come San Tommaso d’Aquino e San Bonaventura da Bagnoregio a verificare l’accaduto e portargli le reliquie.

Quando il papa fu convinto di ciò che era accaduto emanò nel 1264 la “Bolla Transiturus” con la quale stabilì la Festa del Corpus Domini.

Ma la processione di Bolsena si distingue da quella in tutte le altre parti del mondo perché vengono portate in processione anche le reliquie e le pietre macchiate di sangue.

La storia di questa processione è particolare e nasce nel 1811 quando lo Stato Pontificio era in mano ai Francesi di Napoleone che stavano sconsacrando chiese per venderle ai privati.

Nel programma dei francesi c’era la dismissione di tutte le chiese che non contenessero reliquie particolari, o che fossero oggetto di celebrazioni di importanza riconosciuta, e fra queste c’era la Basilica di Santa Cristina di Bolsena.

Fu padre Francesco Cozza che decise di salvare la basilica creando in accordo con la popolazione una grandiosa festa in onore delle reliquie dei marmi macchiati di sangue su cui era avvenuto il miracolo dell’Eucarestia.

Scardinò uno dei marmi del pavimento e realizzò in pochissimo tempo una teca con l’ostia da mettere sulle pietre e il 16 giugno 1811 fece una solenne processione con tutto il popolo esultante che nella notte aveva realizzato un manto di petali di fiori sopra il percorso dove si sarebbe svolta la processione.

I francesi si convinsero dell’importanza della cerimonia e della basilica e decisero di non procedere alla soppressione della chiesa.

Quando nel 1815 il vescovo potè tornare a Bolsena continuò e istituì in modo ufficiale la festa del Corpus Domini con una infiorata.

L’infiorata consiste in una serie di disegni realizzati su strade con petali di fiori colorati lungo un tragitto di circa 3 km.

Il processo dura diversi mesi in cui si disegnano i bozzetti e si studiano i colori dei petali dei fiori da ricercare. I colori sono soprattutto il giallo, il rosso e il verde.

La settimana precedente la processione si iniziano a cercare i fiori che vengono posti in luoghi freschi per non rovinare i propri petali: ginestre, fiordalisi, acacia, papaveri, rose, “fojone”, veccia, ortensie, calendule, garofani e margherite.

Poi tutto avviene in una notte grazie a gruppi di cittadini ben organizzati in cui c’è ci si occupa del disegno, chi dei bordi in impasto di segatura o fondi di caffè, chi di posizionare i petali e chi di spruzzarli di continuo con acqua.


Scritto da
DiscoverPlaces

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