Gallese. Festa di San Famiano

Gallese. Festa di San Famiano

I festeggiamenti per il patrono San Famiano di Gallese comprendono una serie di manifestazioni molto particolari come la “Bengalata di Gallese”, il Corteo Storico e la Corsa alla Stella e la Processione delle Zitelle.
La bengalata, chiamata in dialetto 'a bengallata', è un incredibile spettacolo pirotecnico che ha luogo la sera prima del corteo alle ore 22 mentre la statua che viene portata in processione entra nel centro storico del borgo.
Il giorno successivo si svolge il Corteo Storico e alcuni abitanti in abiti d'epoca sfilano per le vie del borgo. Il corteo è suddiviso nelle 6 contrade cittadine: San Lorenzo, Santa Maria, Sant'Angelo, Sant'Antonio, San Giacomo e San Sebastiano.

Il pomeriggio le contrade si sfidano in una corsa equestre, il Palio di San Famiano, che ha luogo nello Stadio Comunale "Dino Nelli".
Sia la sera della processione che quella del palio a Gallese si compie una tradizione veramente unica, quella delle Zitelle che sfilano davanti alla statua del Santo. Le donne sono vestite con un telo di stoffa di panno bianco (anticamente scotto di Gubbio) drappeggiato, un semplice cingolo segna la vita come simbolo di castità e una candela nella mano destra come simbolo di fede. Il volto è parzialmente nascosto da un velo bianco e le zitelle sono accompagnate da una madrina.
La tradizione è iniziata nel 1614 seguendo il testamento di Curtio Vanni che aveva lasciato il necessario per le doti di alcune ragazze povere. Nel 1669 anche Domenico Colavani lasciò una eredità alla Compagnia del SS. Rosario perché "dotasse", secondo la tradizione le "Zitelle". 
Le ragazze devono essere nubili, avere compiuto 15 anni (dal 1825 l'età era scesa a 12 anni), essere native di Gallese da almeno un genitore ed essere povere. Dovevano poi avere doti morali come essere oneste e aver ricevuto la "Fede".
La dote veniva elargita dalla Confraternita del Santissimo Rosario dopo il matrimonio e, in mancanza di figli legittimi naturali, doveva essere restituita. Nel caso la ragazza avesse scelto la vita in monastero, la dote sarebbe andata alla Badessa.
Nel 1800 il fondo era pressoché terminato e venne sostituito da elargizioni di alcune famiglie nobili e forse per questo motivo è stata introdotta la figura della madrina che rappresentava proprio queste famiglie.
Dal 1986 alla Zitella viene consegnata una medaglia d'oro con l'effige di San Famiano come simbolo della festa e alla madrina una targa dell'evento.


Scritto da
Benedicta Lee

Nata a Roma da madre Italiana e padre Americano, lavora come libero professionista nell'ambito della comunicazione turistica, per cui attualmente frequenta l'Università di Scienze del Turismo. Ama...

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