Design milanese e tradizione veneziana si fondono nei gioielli in vetro soffiato realizzati da Antares di Fulvia Notari. A ventisei anni Fulvia, un architetto di Milano, si sposta vicino Venezia, si innamora del vetro di Murano e decide di creare “oggetti da indossare”.
Con l’amore e il tempo ha imparato a conoscere le caratteristiche del ‘materiale vetro’, e nel 1995 nasce Antares dove inizia il suo percorso di piccola impresa artigianale che crea gioielli artistici. La sua formazione di architetto le ha permesso di cogliere aspetti innovativi del vetro e nei suoi gioielli miscela la brillantezza e l’opacità della materia in forme lineari che abbelliscono il corpo di una donna.
Fulvia, come hai deciso di creare gioielli in vetro soffiato di Murano?
Quando sono venuta nell’area di Venezia ho iniziato a lavorare con un designer del vetro che mi ha portato in fornace a Murano. Qui sono stata stregata dal processo di lavorazione, quando un impasto neutro si trasforma in un oggetto con colori magnifici, e dall’abilità di persone che si muovono come in una danza con ritmi precisi. La purezza e la brillantezza del vetro colorato di Murano mi hanno ispirato a creare oggetti per la persona.
Gioielli in vetro soffiato? Non siete in molti a realizzarli
Mi piaceva indagare il significato simbolico e comunicativo del gioiello, ma non volevo qualcosa di pesante e massiccio come il vetro in pasta. Volevo qualcosa di etereo ed ho pensato al vetro soffiato colorato. La mia ambizione era di creare con il vetro pastello che non è trasparente e nasconde la sua vera natura, ma basta toccarlo per sentirne la leggerezza.
All’inizio ho fatto fatica a trovare soffiatori che capissero le mie creazioni. Per chi nasce e cresce a Murano il vetro ‘deve’ essere trasparente, mentre io da milanese non avevo alcuna preclusione mentale e ne vedevo tutte le potenzialità. Con il tempo ho avuto ragione: sempre più donne apprezzano i miei gioielli indossandoli con un sorriso!
Hai provato vari materiali per i tuoi gioielli, dove sta andando ‘Antares’ oggi?
‘Antares’ è nata grazie alla spinta di mio marito che mi è stato accanto i primi anni. Ora siamo in tre e facciamo tutto: a Murano un artigiano mi soffia il vetro e a Dolo eseguiamo il lavoro di creazione e di montatura del gioiello.
Nei gioielli abbiniamo vari materiali: dai metalli ai tessuti, dall’acciaio al raso, dalla pelle alla seta. Il gioiello è un progetto di design che ha il vetro di Murano come filo conduttore. Abbiamo avuto collaborazioni con importanti brand italiani come Alviero Martini, Trussardi, Fendi.
Per la stilista giapponese, Hiroko Koshino, ho realizzato una collezione speciale di collane abbinate ai tessuti della sua collezione che è stata esposta a Parigi.
Fulvia, quali sentimenti vuoi trasmettere attraverso i tuoi gioielli?
Vorrei che ogni mio gioiello comunicasse la ‘gioia di vivere’ attraverso il colore, il design, il gioco del “tono su tono” tra l’opaco e il lucido, e l’abbinamento con il vetro trasparente.
Sono contenta e soddisfatta se posso contribuire ad accompagnare una donna, nelle sue giornate, facendola sentire unica e importante indossando una delle mie creazioni.
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