Fabio Fornasier: arte e tecnologia nel vetro di Murano

Fabio Fornasier: arte e tecnologia nel vetro di Murano

Fabio Fornasier è un maestro del vetro di Murano che ha saputo trasformare il tradizionale lampadario veneziano in un prodotto futurista destinato ad interni classici e moderni.

Dalla sua voglia di andare ‘contro’ la banalità e la normalità, Fabio ha dato vita al lampadario LU-Murano che ha stregato clienti importanti nel mondo. Una linea che nelle ultime versioni è diventata tecnologica ed incorpora un impianto acustico di ottimo livello.

Nella sua fornace di Murano, attorniato dalle sue creazioni in cui la modernità si innesta con la tradizione, abbiamo incontrato Fabio che ci ha raccontato della sua instancabile sfida con il vetro.

Fabio, ti consideri un artista o un artigiano?

Assolutamente un artigiano che ha una sua originale interpretazione artistica! Da bambino guardavo le mani di mio padre mentre creavano opere in vetro e mi stupivo. In lui riconoscevo un talento che avrei voluto scoprire anche in me stesso e, per questo, ho lasciato la scuola a 14 anni. Da allora mi sono dedicato totalmente alla lavorazione del vetro: il mio tormento interiore.

In fornace ho iniziato come garzone, secondo una gerarchia interna che ora non è più così rigida. Al fuoco mi avvicinavo solo quando mio padre si riposava. Ricordo che mi arrabbiavo, perché le mie mani non creavano nulla di bello finché un giorno ho realizzato il mio primo pezzo: un delfino che cavalca un’onda del mare. Mi piace ancora adesso.

…..da allora sei diventato un maestro del vetro di Murano e i tuoi lampadari parlano per te nel mondo!

C’è stato tanto lavoro, tanta fatica ma anche tanto amore nella mia carriera di artigiano. L’amore di voler sperimentare nuove frontiere, di mettersi alla prova creando per me e i miei clienti dei lampadari che fossero simbolo di modernità e classe.

Il lampadario LU-Murano è nato da un bozzetto di un’ampolla con dell’olio all’interno disegnato su una salvietta. E così ha preso vita ‘Aria e Fuoco’, un lampadario la cui luce viene alimentata dall’olio nelle ampolle, come nella tradizione.

In seguito ho inserito lampadine a bassa tensione e ho iniziato a giocare con la parte artistica utilizzando tutti i colori più diversi di Murano.

Fin qui una sperimentazione artistica, ma come avviene il matrimonio con la tecnologia?

La mia voglia di sperimentare non si ferma e volevo provare a dare altre funzioni al lampadario. Ho pensato che la sua posizione centrale in grandi ambienti è ottimale per trasmettere bene i suoni a 360 gradi, eliminando riverberi e donando bellezza alle casse acustiche.

Ho lavorato molto sulla perfetta combinazione di vetro e tecnologia per raggiungere una purezza del suono che soddisfacesse le orecchie più raffinate.

Queste mie creazioni sono ora nel Museo del Vetro di …. e sono parte integrante del patrimonio culturale di Venezia e di Murano.

Mentre la tua sensibilità la hai evidenziata con un lampadario di bottiglie, ancora sostenibilità e tradizione veneziana.

Con le bottiglie di vino della Franciacorta, per delle cantine e dei collezionisti, ho creato un lampadario riutilizzando i colli di bottiglia. Lo stile richiama una forma storica della tradizione veneziana ma l’uso del vetro delle bottiglie vuole essere un messaggio di sostenibilità e di amore per il vino.

Ed ora Fabio dove stai andando?

L’ultima mia opera è un lampadario tagliato in due: per una metà è un lampadario veneziano e per l’altra è un lampadario LU-Murano. Rappresenta il passato e il presente della mia vita in fornace.

Io vado avanti! Sono guidato da testardaggine e dalla voglia di emergere. Ho ricevuto premi importanti, insegno nel mondo ed espongo le mie opere in fiere a Parigi, Londra, Francoforte e Milano ma cerco ancora sfide audaci per il futuro.

Sono abituato così!


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