Spaghetti con Alici di Anzio
Spaghetti con Alici di Anzio

Come so ’bbone’ le alici di Anzio

Amo terribilmente il pesce povero, con pochi spicci riesci a fare cose strepitose. Mi ricordo quando ero piccolo ed esisteva ancora l’Unione Sovietica e le persone non avevano tante scelte, Sophia Loren spopolò con un libro di cucina con tante ricette con pesce povero.

Ed oggi mi sento un po’ Sophia con un piatto che si porta dietro tanti ricordi di luoghi e di sapori. Le alici appena pescate sono fantastiche e raccontano una marineria forse un po’ troppo dimenticata.

Tutti con queste acciughe del Cantabrico ma secondo me Anzio non la batte nessuno. Anzio è l’alice sotto l’olio per eccellenza e per alcuni piatti non si può sostituire.

Ma ora è tempo di quelle appena pescate quando vengono ancora chiamate pesce azzurro. Sui banconi del mercato di Via Trionfale le alici mi appaiono turgide e brillanti, con la loro carne ricchissima di oli nobili che ci ha cresciuto a tutti.

Un pesce delicatissimo che si altera subito, attenzione però al mercato che è pieno di prodotti conservati. Ma io non casco nelle trappole dei furfanti.

Le alici sono buone fritte, marinate, al pomodoro, in piccoli sformati, insomma come vi pare. Purtroppo non più crude perché il rischio Anisakis è troppo grande, e se comprate quelle abbattute fanno letteralmente cagare.

Un primo facile e veloce da fare appena tornati dal mare. Aglio, olio, peperoncino in una padella e in mantecatura aggiungiamo le alici appena pulite e il provolone piccante.

Ricetta della pasta con alici di Anzio e provolone piccante

La pulitura delle alici si fa con le mani staccando la testa e sfilando intestino e lisca sotto un leggero filo d’acqua. Un gesto che avremo visto fare mille volte dalle nostre mamme e nonne.

In padella mettiamo aglio, olio, gambi di prezzemolo da togliere quasi subito. Quando lo spaghetto è pronto mettiamolo subito in padella insieme alle alici che cuociono in un momento.

A chiudere una spolverata di provolone piccante e prezzemolo che a quanto pare è tornato di moda.

Avevo un Lugana nel calice e devo ammettere che me la sono proprio gustata!


Scritto da
Dario Magno

Semplice spadellatore casalingo, fin da bambino sono stato affascinato dall’odore dei banchi del mercato al mattino presto: sono fonte di ispirazione. Il piatto che porto a tavola la domenica è...

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