Maria Pia: una donna-pastore-imprenditrice sta rivoluzionando l’esperienza della transumanza.
Non solo formaggi DOP di eccellenza, non solo una laurea in economia all’università di Cassino e del Lazio Meridionale, non solo l’amministrazione della impresa di famiglia ma ideatrice di una esperienza unica che tutti possiamo vivere con lei.
Ma andiamo per grado. Maria Pia (dove Pia è il suo cognome e fa parte di un ceppo di famiglie con 6 secoli di storia tra Picinisco e Settefrati, due fra i più bei borghi della Val di Comino, nella zona laziale del Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise) è una persona da conoscere.
Maria Pia è una giovane ragazza originaria di Picinisco che inizia con la scuola di agraria di Alvito, dove avevano sede i signori della Valle di Comino. Dai 18 anni comincia a lavorare nell’Azienda casearia di famiglia, l’Agricola San Maurizio, quando l’agricoltura ancora non andava di moda.
Ma come poteva fare diversamente se da 9 generazioni la famiglia Pia è dedita alla pastorizia?
Arriva al desiderio di laurearsi dopo qualche anno e una esperienza di lavoro che la aveva già resa donna e le aveva fatto capire che doveva dare una impronta diversa al lavoro delle precedenti 9 generazioni.
Insieme al fratello iniziano a prendere decisioni moderne: apre e pubblicizza un punto vendita per la commercializzazione dei prodotti, ma soprattutto per la degustazione.
La conoscenza è la chiave di volta e, come l’università cambia la vita delle persone, così la comprensione della cultura della pastorizia e l’assaggio diretto dei prodotti caseari possono fare la differenza.
Conoscenza non solo dei loro prodotti, ma di tutto il territorio. E i formaggi diventano una opportunità per far conoscere il proprio territorio.
E per affascinare gli scettici e i viaggiatori dell’era digitale, Maria Pia inizia un a raccontarsi sul web, ma soprattutto a condividere la vita di un pastore con gli altri. Sui suoi social pubblica sempre aggiornamenti su nuove attività e sulla semplice e complessa vita dell’azienda, concentrandosi principalmente su quella dei suoi residenti a 4 zampe.
Tutta la filiera è in primo piano e la possiamo vedere con i nostri occhi anche se a distanza. Ma l’Agricola San Maurizio non è solo questo.
Ad esempio Maria Pia è presidente della Associazione Valle di Comino BIO riconosciuta dalla Regione Lazio e come azienda prendono parte al Festival della Pastorizia di Picinisco in agosto.
Transumanza o Transhumans
La Ciociaria, come tutto il centro-sud Italia, è terra di transumanza. Per garantire pascoli freschi agli animali, i pastori dovevano portare i loro greggi ai pascoli montani in estate e ai pascoli di pianura (magri vicino al mare) in autunno. Questi due passaggi sono la transumanza.
Un vero e proprio movimento culturale dalle origini antichissime, che ha plasmato le nostre tradizioni e il nostro territorio attraversato da centinaia di “tratturi”, le strade che venivano utilizzate dal bestiame e dai pastori per spostarsi. Oggi questi tratturi sono diventati patrimonio dell’UNESCO.
La transumanza non era facile e seppure a Picinisco coinvolgeva percorsi più corti fra i monti e la valle, per Maria Pia era un momento difficile e aspettava con apprensione la data di metà giugno quando dovevano spostare le greggi.
Poi l’illuminazione. Perché non condividere con amici questa esperienza e far vivere loro una notte nei boschi e il tragitto su in montagna seguendo il gregge?
Per questo nasce “Transhumans”, perché oltre che un movimento di bestiame è un movimento di uomini.
Ogni anno, nel periodo della transumanza Maria Pia invita amici e turisti su prenotazione a prendere parte nell’esperienza della “migrazione umana e animale”, vivendola come fa lei e come facevano i pastori di una volta. Pranzo al sacco, notte nel bosco, camminate e semplicità assoluta.
Un’esperienza che mette in risalto non solo il lavoro dell’Agricola San Maurizio, ma un beneficio a tutto il territorio che si caratterizza sempre di più nel suo folklore e tradizioni.
Se volete prenotarvi scrivete al sito … noi ci saremo!
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