
Chi ha letto Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez non può dimenticarlo, uno dei romanzi dalla trama più inattesa e il libro che ha segnato il periodo d’oro della mistica letteratura sudamericana.
Tutto si ripete a distanza di cento anni e ci si ritrova al punto di partenza, dopo aver compiuto un giro in tondo che ricorda il giro delle montagne russe.
E così è accaduto, finalmente, a Colleferro con la riapertura della famosa Via Romana che dai giardinetti di Largo Oberdan (quelli della piazza dedicata a Willy) conducono direttamente alla via Casilina lasciandosi la stazione ferroviaria su una traversa laterale.
La stazione è sempre di più il cuore di Colleferro, sia perché entra nella zona industriale che per i numerosi pendolari che raggiungono ogni giorno la capitale.
La giornata dedicata alla patrona Santa Barbara del 2024 inizia così con uno dei momenti più attesi da anni: la riapertura della via Romana chiusa per motivi di sicurezza industriale poco prima della Seconda guerra mondiale.
Colleferro, e quindi tutti i paesi dei Monti Lepini, sono separati dalla via Casilina dalla linea ferroviaria e dal fiume Sacco per cui ogni nuovo ingresso deve comprendere la costruzione di almeno due ponti. Un problema di non poco conto.
In pratica negli anni ’30, per ragioni di sicurezza vista la presenza di industrie belliche, si cominciarono le chiusure temporanee di Via Romana separando il quartiere dello Scalo dal resto del paese, dal centro amministrativo, scolastico e sanitario di Colleferro.
Poi negli anni ’50 la fabbrica si impegnò a realizzare la nuova strada di Corso Garibaldi, l’attuale ingresso di Colleferro, con un altro ponte sul fiume Sacco e sulla ferrovia ottenendo in cambio l’integrazione della Via Romana all’interno del perimetro industriale con due grandi cancelli ai due ingressi.
La chiusura della strada ha creato una vera separazione fra i due quartieri e ha reso più complesso raggiungere la stazione ferroviaria, nonostante la realizzazione di un nuovo viadotto per ricollegarla con il centro.

Passano gli anni e la Via Romana diventa quasi una leggenda metropolitana: ogni tanto qualcuno dice che Colleferro Scalo era attaccata al centro, ogni tanto qualcuno brandisce la spada dicendo ‘riapriremo Via Romana’, ma il ricordo si perde fra le persone normali.
Anche mia suocera, che era infermiera e aveva avuto un terribile incidente contro un treno all’interno della fabbrica, era totalmente scettica circa la possibilità di ripercorrere Via Romana.
Ma alla vigilia dei famosi Cento Anni, tutto torna come prima e oggi si è riaperta la famosa Via Romana ed ora vado subito a percorrerla dedicando un pensiero a mia suocera, l’infermiera Maria di tutti gli operai.

Seguici sui social