Giovanna Zanella: scarpe magiche a Venezia

Giovanna Zanella: scarpe magiche a Venezia

Giovanna Zanella ha l’oro nelle mani! Entrare nella sua bottega a Venezia, dove l’abbiamo incontrata, è come entrare in un luogo magico senza tempo. Gli occhi vengono rapiti da calzature inconsuete, scarpe magiche, le cui forme tradizionali diventano inusuali perché abbellite da colori accesi, da penne e lustrini che creano uno spettacolo per tutti i cinque sensi!

Dalle mani di Giovanna prendono forma calzature ricercate, celebrate in riviste internazionali di settore fino al New York Time! Ognuna di loro incarna un’idea artigianale e la loro semplicità, oppure stravaganza, fa sorridere un osservatore attento a coglierne il messaggio.

Giovanna raccontami come ti sei avvicinata al settore delle calzature artistiche e come nascono le tue ispirazioni.

E’ sempre stato un sogno! Non trovavo mai le scarpe che mi piacevano ed avevo sin da giovane il desiderio di potermele fare. Grazie al maestro Rolando Segalin, un artigiano della calzatura molto noto a Venezia, è partita nel 2000 questa mia avventura.

Al tempo avevo già questa mia bottega, dove mi dedicavo all’abbigliamento e all’accessorio fuori tendenza. Ho sempre avuto una buona manualità e ho frequentato la scuola di modellismo. Il maestro Segalin è stato la mia guida: mi ha affiancato per 6 anni trasmettendomi il suo sapere. Provenendo dalla moda sapevo che il piede è una parte del corpo che va vestita con le sue rotondità, ma il mondo delle calzature artistiche è così complesso! Ho imparato in fretta però e il maestro rimaneva stupito dalle mie prime creazioni!

Le mie calzature nascono da qualsiasi particolare io veda, che mi rimane impresso e prende forma sotto forma di calzatura. Ho una ‘scatola delle idee’ che raccoglie le idee che non realizzo. Sono tutte dentro di me, nessuno le conosce ed io le realizzo solo quando sono da sola in bottega e mi chiudo dentro.

Giovanna chi sono i tuoi clienti?

Sono soprattutto europei dal Nord Europa e americani di livello sociale medio-alto ed altissimo. Alcuni ritornano a Venezia solo due volte l’anno, altri hanno la casa qui e tornano più spesso. Di ogni cliente conservo le misure per 10 anni, catalogando gli stampi con nomi diversi. Il primo paio lo ordinano qui da me, poi per mail mi chiedono le ultime novità. Sanno che possono modificare ogni paio con le loro richieste. Io li accontento: sono prima di tutto una calzolaia!

Avere un negozio a Venezia è come avere una vetrina sul mondo! Il mio essere artista nelle calzature ha molto di Venezia: qui ci sono influenze di tutti i tipi ed io so che sono apprezzata da clienti di tutto il mondo proprio perché sono a Venezia. Questa città ha plasmato la mia creatività ed io a Venezia regalo un tocco di originalità con le mie creazioni!

Quali sentimenti riflettono le tue scarpe Giovanna? E cosa è necessario avere per essere noti in questo settore?

Penso che ciò che realizzo ora è ciò che ho vissuto nell’infanzia, immersa nella natura. La natura ti mostra l’evolversi della creazione. Questo è un lavoro che richiede dedizione, tempo e molta professionalità. Quando io consegno un paio di scarpe ho l’ansia! Il segreto è la combinazione tra la bellezza e la comodità della scarpa, come un abito!

A Venezia siamo rimaste in tre donne in questo settore, tra cui un’austriaca. E’ un settore ora tutto al femminile! Io penso che la notorietà si raggiunge credendoci e volendo trasmettere un messaggio che non sia la banalità. Tanti clienti mi dicono che le mie scarpe trasmettono vita, che entrare nella mia bottega è come immergersi nella cromo-terapia. Ciò che voglio io è trasmettere divertimento, passione, gioco!


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