Il viaggio di una nomade digitale: Laos, andare o non andare?

Proseguiamo con la sesta tappa del mio viaggio da nomade digitale: il Laos.

Siamo partiti da Kunming, in Cina, a bordo di un treno che ci ha portati dritti dritti a Luang Prabang, attraversando due dogane per i controlli, una in uscita e una in entrata.

Prima di partire, mi ero informata su cosa aspettarmi dal Laos e sui vari itinerari consigliati. Tra le prime cose che ho scoperto c’era però una notizia un po’ scoraggiante: la connessione internet, secondo gli articoli che leggevamo in giro, sembrava fosse di pessima qualità, sia tramite wi-fi che sim card.

Per noi nomadi digitali un buon accesso a internet è fondamentale, tanto da farci riflettere se valesse veramente la pena visitarlo o meno. Abbiamo deciso però di andarci comunque, con l’idea di cambiare destinazione rapidamente se la connessione si fosse rivelata un problema insormontabile.

Ma, sorpresa! In Laos, la qualità di internet è stata una delle migliori trovate finora, sia grazie alla SIM card che all’hotel. Un’ottima scoperta!

Inizialmente avevo poche aspettative anche sul paese in generale. Amici che ci erano stati prima di noi non ne erano rimasti colpiti, ma Luang Prabang ci ha conquistati al punto da allungare il soggiorno da 5 a 8 giorni.

In questo prolungamento è stato complice anche il clima che non sempre è stato perfetto, con giornate non troppo soleggiate e un po’ troppo fresche. E noi volevamo assolutamente visitare le spettacolari cascate Kuang Si: alte, imponenti, e assolutamente maestose.

Un vero spettacolo della natura, di quelli che lasciano completamente a bocca aperta.

L’altra faccia della medaglia, però, è che durante i nostri spostamenti ho notato quanto il livello di povertà del Laos sia decisamente più evidente rispetto alla Thailandia. Case di legno o lamiera costellano le strade, spesso si ha l’impressione di fare un tuffo nel passato, in un’Asia meno sviluppata rispetto a quella che conosciamo oggi.

Per fortuna, nonostante non si tratti di una nazione propriamente all'avanguardia, l’ottima connessione mi ha permesso di lavorare senza intoppi, anche in quel periodo prenatalizio pieno di chiamate di chiusura e di recap dell’anno.

Proprio durante il soggiorno a Luang Prabang ho iniziato una nuova collaborazione per un progetto speciale: il Nomad Summit, un evento dedicato ai nomadi digitali - il più storico al mondo, a dire il vero - che si terrà a Chiang Mai a gennaio. Purtroppo, con nostro malincuore, non ci potremo andare perché spostarsi in Laos è complicato e richiede tempo e, con le limitazioni del periodo natalizio, trovare alloggi era diventato una vera e propria sfida.

Dopo tante riflessioni, abbiamo deciso di saltare Chiang Mai e il Nomad Summit, proseguendo per la Cambogia. La tappa successiva sarà il Vietnam, una meta che promette di essere un vero paradiso per i nomadi digitali come noi.

Il Laos, alla fine è stato un paese meraviglioso ma mi ha lasciato un pizzico di amarezza per le difficoltà logistiche e il suo evidente stato di povertà. Nonostante ciò, il viaggio prosegue, e con esso le mille domande che affollano la mia mente:

• Quanto ancora voglio continuare a viaggiare?
• Quando torneremo in Italia, dove andremo?
• Come ci muoveremo nel futuro?

So che le risposte arriveranno con il tempo. Per ora, mi godo ogni istante di questa straordinaria avventura.