‘La mania della regia’ è uno dei concorsi più intriganti che coinvolge gli amanti del teatro in una continua scoperta della potenzialità artistica dove i registi si sfidano sulla interpretazione di uno stesso copione.
Il premio è organizzato dalla FITA – Federazione Italiana Teatro Amatori e questo anno ha coinvolto 6 registi su un copione veramente difficile: la scena del Pigmalione di G. B. Shaw – quando il professore deve ‘inventare Elisa’ trasformando la semplice fioraia in una donna di classe.
Per assistere a questa sfida siamo andate al Teatro Para Nume di Ostia, che in rumeno vuol dire ‘senza nome’. Un piccolo teatro a ridosso della zona antica della città voluto dall’eclettico Andrea Serafini, presidente di FITA Lazio. Diciamo che il maestro non riesce a stare lontano dal palcoscenico, anche se appare timido e si mette sempre in una posizione defilata. Andrea è un maestro di Santa Cecilia dove insegna a far recitare insieme i cantanti lirici accompagnati da musicisti al pianoforte.
Tutti gli spettatori sono stati coinvolti negli spettacoli: oltre al premio della giuria, ognuno poteva premiare il suo spettacolo preferito. E se il teatro è un gioco, allora tutti devono giocare.
Ogni regista aveva 10-12 minuti per mandare in scena il suo spettacolo e le compagnie coinvolte sono state:
Compagnia Teatro dell’Applauso di Guidonia con regista Elisa Faggioni
Compagnia Scansonati di Palombara Sabina con regista Giorgio Avanzini
Compagnia Palcoscenici di Roma con regista Monica Falconi
Compagnia il Delfino di Tivoli con regista Giuliano Baragli
Compagnia Teatro Nuovo Sipario Aperto di Frascati con regista Laura Teodori
Compagnia Occhi di Gatto di Roma con regista Fulvio Romeo
Compagnia del teatro dell'Applauso di Guidonia

Elisa Faggioni

Compagnia degli Scansonati di Palombara Sabina

Giorgio Avanzini

Compagnia Palcoscenici di Roma

Compagnia il Delfino di Tivoli

Compagnia Teatro Nuovo Sipario Aperto di Frascati

Compagnia Occhi di Gatto di Roma

La vincitrice del premio della giuria è stata Laura Teodori che sale sul podio per il terzo anno consecutivo. La sua creatività, ma soprattutto la voglia di giocare di tutta la compagnia ci ha trasportato in un ‘gioco nel gioco’.
Infatti, Laura ha mandato in scena 6 piccole interpretazioni di una delle frasi principali del testo facendole recitare in uno stile neutro, secondo la tragedia greca, con uno stile Horror, uno intimista e uno stile spy story. La chiusura è stata affidata allo stile del teatro popolare napoletano dove tutti i diversi attori hanno recitato insieme sul palco creando la tipica caciara del teatro popolare.
Mi sono avvicinata a Laura alla fine della premiazione: ‘sono stata ispirata da Esercizi di Stile di Raymond Queneau e abbiamo provato a divertirci insieme a tutta la compagnia. Pensiamo di aver trasmesso la nostra voglia di giocare, in fondo in inglese la parola recitare si traduce proprio con la parola giocare ‘play’.
Altri premi sono andati allo spettacolo di Giuliano Baragli e di Elisa Faggioni, mentre il premio Occhio di Bue, all’attore che riesce a far sentire di avere la luce addosso, è andato a Serafino Filoni della Compagnia del Delfino.
Un applauso a Fiammetta Fiammeri e Alex Papitto per aver magistralmente condotto la serata di premiazione e tutta l’organizzazione. La serata è letteralmente volata e non vediamo l’ora di ripetere l’esperienza il prossimo anno.
Viva il teatro, viva la regia e la creatività dei registi!
Fiammetta Fiammeri e Andrea Serafini

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